Google Analytics
Le attività di ristorazione che scelgono packaging e stoviglie compostabili contribuiscono attivamente ad una gestione virtuosa dei "rifiuti" scritto volutamente tra virgolette in quanto potrà diventare una risorsa sotto forma di compost, ovvero nutrimento della terra. Di domande ce ne arrivano tante. Abbiamo quindi deciso di lanciare una rubrica con le nostre risposte.
Qual è il vantaggio principale nell’utilizzare i prodotti compostabili?
Quando si parla di packaging e stoviglie monouso, il fatto che siano sporchi di cibo fanno sì che questi prodotti una volta usati vanno spesso (anche se a volte tecnicamente riciclabili ove venissero svuotati dei resti di cibo) per lo più in discarica o ad incenerimento. Viene proprio da pensare che quando si parla di prodotti destinati ad essere utilizzati con il cibo dovrebbero essere riciclati insieme al cibo. Nel caso delle stoviglie compostabili gli scarti di cibo non vengono visti come un problema bensì come un ingrediente importantissimo per il processo di compostaggio. Questo vuol dire che non c’è bisogno di smistare i materiali e che bicchieri, coperchi, scatole per hamburger, posate e tovaglioli possono essere buttati nello stesso contenitore differenziato dove si raccolgono gli avanzi dei pasti senza che debbano essere puliti da salse, sugo e residui di cibo. Inoltre così facendo, i secchioni che raccolgono le altre frazioni di spazzatura “secca” come carta plastica vetro e lattine rimangono più puliti.
Biodegradabile o compostabile?
Sono due processi uguali ma i tempi in cui avvengono sono diversi. Dimenticatevi del termine biodegradabile perché non ci dice nulla sul fattore “tempo”, per intenderci: un pezzo di legno si può biodegradare in pochissimo tempo, mentre una capanna di legno può rimanere nell’ambiente per generazioni. Compostabile significa che può degradarsi in meno di 12 settimane negli impianti di compostaggio e tornare in natura come compost (specifiche certificazioni sul prodotto lo attestano).
Come possiamo utilizzare il compost?
Realizzare il compostaggio ci permette di mantenere risorse importanti sul territorio, risorse che possono servire per arricchire i nostri terreni, aiutare le coltivazioni e mitigare desertificazione e il rischio idrogeologico.
Quali sono le condizioni per il compostaggio?
Stoviglie e packaging compostabili devono trovarsi nelle giuste condizioni per il compostaggio per diventare compost. Gli impianti di compostaggio industriale, dove viene conferita la frazione organica/umida dei rifiuti raccolti dalle aziende municipali, creano un perfetto equilibrio di microbi, umidità e calore per far si che anche le stoviglie possano essere incluse nel compostaggio. Attenzione! Le compostiere domestiche sono tutte diverse tra loro come condizioni di temperatura, umidità e microorganismi, pertanto, non è possibile definire dei parametri o dei prodotti adatti per il compostaggio domestico.
Perché preferire il compostaggio?
Non sempre la plastica che viene raccolta per il riciclaggio è di buona qualità o in condizioni tali per cui possa essere riciclata al 100%, ecco perché molti paesi che fino a poco fa importavano plastica e carta dal’Europa (come la Cina ad es.) cominciano a bloccare l’importazione della plastica di uso comune e accettano solo carta pulita.
E se non ci sono impianti di compostaggio sufficienti? Che senso ha utilizzare questi prodotti?
La Terra ha risorse finite. I prodotti monouso hanno una vita molto breve quindi ha più senso utilizzare materiali rinnovabili e riservare la plastica per prodotti che non sono sostituibili con altrettanta facilità. Molti ristoratori sono contenti di utilizzare materiali di origine vegetale per ridurre la loro impronta ecologica e aiutare il proprio business ad essere più green. E poi se ci pensate bene quando i fratelli Wright hanno inventato l’aeroplano non esisteva neanche un aeroporto, guardate invece adesso! Allo stesso modo non lasciatevi scoraggiare dall’utilizzo di questi prodotti perché vi sembra ci siano poche strutture disponibili ad accoglierle, più vengono utilizzati, più il cambiamento sarà veloce ed efficace. I prodotti compostabili e l’inquinamento del mare. Anche se i prodotti compostabili sono studiati per sostituire i prodotti in plastica e numerose ricerche su alcuni biopolimeri dimostrano che tendono a biodegradarsi in tempi relativamente brevi in acqua, non sono la soluzione per l’inquinamento del mare. Questi prodotti infatti sono studiati per degradarsi in impianti di compostaggio industriali dove le giuste condizioni per il compostaggio sono assicurate. Il mare però non si trova a quelle stesse condizioni e per poterlo tutelare è necessario scoraggiare in qualunque modo l’abbandono incontrollato della spazzatura, ecostoviglie incluse, a favore di una raccolta e una gestione dei rifiuti oculata che miri a recuperare più risorse possibili.