Grazie ad una filiera circolare che riutilizza in produzione oltre il 60% di materia prima di recupero, con 3,5 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte ogni anno ed un tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici dell’87,3%, l’Italia si colloca nei primi posti in Europa per il riciclo della carta e, con 10 anni di anticipo, ha superato il target fissato dall’Unione Europea per il 2030.
E’ quindi positivo verificare che il sistema Italia, almeno in questo versante, non si adagia sugli allori, ma cerca sempre di migliorare i risultati ottenuti.
In un periodo caratterizzato da una serie di maxi aumenti che hanno fatto schizzare i costi delle bollette energetiche, giunge infatti una buona notizia per gli utilizzatori di imballaggi a base cellulosica: a decorrere dall’inizio del nuovo anno, il Contributo Ambientale CONAI (CAC) per carta e cartone – che già lo scorso luglio era passato da 55 Euro a 25 Euro a tonnellata – scenderà addirittura a 10 Euro a tonnellata.
Non sono poi finite le novità: per convincere le aziende ad adottare packaging sempre più sostenibili favorendo il riciclo di carta e cartone, dal prossimo 1° Gennaio la diversificazione contributiva del CAC si si applica anche agli imballaggi compositi diversi da quelli per liquidi per i quali sarà quindi previsto un extra contributo calcolato in base alla riciclabilità dell’imballaggio.
“In breve tempo, gli utilizzatori di imballaggi in carta e cartone hanno visto scendere il contributo versato al sistema consortile in virtù dell’immesso al consumo di oltre l’80%, che tradotto significa risparmiare complessivamente circa 200 milioni di euro”, - spiega Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. “Si tratta di un supporto concreto alla ripresa delle aziende e di un incentivo a preferire sempre più spesso un imballaggio in carta e cartone per i loro prodotti. Nonostante la riduzione del contributo, la garanzia delle attività di raccolta e gestione dei rifiuti di imballaggio in carta e cartone resta invariata”.
Fonte: comunicato stampa comieco