A partire da gennaio 2021, con ben due anni di anticipo rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea, l’Italia sarà il primo stato europeo a recepire la direttiva europea 2018/851 e, per l’effetto, ad introdurre l’obbligo della raccolta differenziata della frazione umida e, al suo interno, anche delle plastiche biodegradabili e compostabili.
Con il recepimento da parte dell’Italia della normativa europea, infatti, la raccolta differenziata della frazione umida avverrà obbligatoriamente tramite contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati a norma UNI EN 13432-2002.
Secondo Marco Versari, presidente di Biorepack il consorzio di filiera per la gestione a fine vita degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, “questa tappa è tanto più importante alla luce della Strategia sul suolo annunciata pochi giorni fa dalla Commissione europea. È la stessa Ue a ricordarci che i due terzi dei suoli sono degradati e ciò incide sulle rese agricole e sulla biodiversità. Inoltre un quarto dei terreni nell’Europa meridionale è a rischio di desertificazione. Diffondere sistemi per invertire la rotta è essenziale. L’uso e lo smaltimento corretto degli imballaggi in bioplastica compostabile aiuta a vincere questa sfida”. “La Giornata Mondiale del Suolo – continua Versari - ci ricorda quanto le nostre azioni quotidiane siano importanti per riportarlo in salute. Aumentare i tassi di compostaggio è un passaggio fondamentale”.
Fonte: comunicato stampa biorepack