Google Analytics
Il cambiamento delle abitudini dei consumatori, legato alla diffusione pandemica del Covid-19, ha colpito anche il settore del meal delivery che, nel corso del 2020, ha visto una crescita del 19% rispetto all’anno precedente facendo registrare un fatturato di oltre 700 milioni di euro. Il miglioramento della situazione sanitaria e la conseguente riduzione dei vincoli imposti ai ristorati e al pubblico non sembra rallentare tale fenomeno che, per molti esercenti, risulta ormai di importanza vitale, ma, al contempo, comporta un serio rischio per l’impatto ambientale legato all’aumento di packaging e di emissioni legate alle consegne.
Molto carino su questi temi il vademecum stilato da Deliveristo per rendere localie e attività degli chef più sostenibili.
Il delivery non può che riporre grandissima attenzione al packaging: al bando contenitori e stoviglie di plastica usa e getta ai quali dovranno essere preferite le box in ecofriendly. In questo ambito i consumatori sono chiamati a fare la loro parte: utilizzate le note dell’ordine per comunicare al ristoratore di non recapitare, assieme al cibo fornito, stoviglie usa e getta o mono-porzioni di olio, sale, zucchero o ketchup quando non servono.
In generale il ristoratore dovrà privilegiare, per le consegne, la mobilità sostenibile effettuando il trasporto del cibo, ove possibile, a piedi o comunque con la bicicletta.
Considerato che, ogni anno, finiscono nella pattumiera circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, i consumatori debbono impegnarsi ad evitare gli sprechi e quindi ordinando solo lo stretto necessario e, qualora rimanessero degli avanzi, consumando il cibo rimasto nei giorni a venire.
L’ultima, ma non meno importante, indicazione riguarda la fase finale del consumo di cibi e bevande: il conferimento dei rifiuti nella raccolta urbana. Ricordate sempre di dividere correttamente i diversi materiali, separandoli da eventuali resti di cibo che vanno gettati nella raccolta dell’organico. Il classico dubbio ricade spesso sul cartone della pizza: dove va gettato? Se pulito e privo di residui di cibo, può essere gettato con la carta, come un normale cartone da imballaggio. Al contrario, se è parzialmente sporco o unto, vanno separate le parti ancora pulite (solitamente il coperchio) che, come detto, vanno conferite nel contenitore della carta mentre quelle sporche dovranno essere gettate nel bidone dell’indifferenziato o, ove esistente, dell’organico (a seconda delle regole del comune di appartenenza).