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Per molti italiani la montagna rappresenta lo scenario ideale per trascorrere le vacanze: le passeggiate all’aria fresca in mezzo a verdi valli o le arrampicate sui pendii vengono da molti preferite alle giornate afose trascorse sulle spiagge sono stati la meta prediletta anche di molti italiani questa estate (e proseguiranno per i fine settimane e magari per sciare).
Uno degli elementi che, comunque, contraddistinguono la vacanza in montagna e che accomuna la quotidianità degli sportivi e quella di chi, invece, è alla ricerca di giornate di riporto è sicuramente il cibo: da sempre la montagna è luogo dove si apprezza la buona tavola.
A fornire una ulteriore conferma della qualità dell’offerta gastronomia montana è la notizia della attribuzione, per la prima volta, dell’attestazione ISO/TS 17033 ai rifugi Capanna Presena e Panorama 3000 Glacier presenti sul Ghiacciaio Presena. Ciò è stato possibile grazie ai nuovi menu elaborati nell'ambito del progetto Rifugi sostenibili sviluppato da APT Val di Sole, Consorzio Pontedilegno-Tonale e Istituto alberghiero ENAIP di Ossana.
Nei menu almeno la metà dei prodotti presenti sono a marchio Dop, Igp, biologici o di presidi Slow Food e sono ricompresi almeno cinque prodotti tipici e strategici per il territorio con ottica di stagionalità. È inoltre prevista almeno una opzione per bambini, una per vegetariani/vegani e una “wellness” per sportivi, oltre ad un menu tradizione.
L’ambito riconoscimento è frutto di un percorso avviato dall'Azienda per il Turismo della Val di Sole e dal Consorzio Pontedilegno-Tonale in partnership con la società di consulenza Territori Sostenibili e finalizzato a trasformare i rifugi in “sentinelle” di buone pratiche in alta quota dove si avvertono maggiormente le conseguenze dei cambiamenti climatici.
Il rinnovamento dell’offerta gastronomica con materie prime sostenibili rappresenta, infatti, solo il primo tassello del progetto Rifugi sostenibili: le strutture diventeranno gradualmente plastic free e si stanno finalizzando accordi con le società distributrici di elettricità per ottenere esclusivamente energia prodotta da fonti rinnovabili e possibilmente locali.
«Il nostro obiettivo - spiega Michele Bertolini, direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale - è di trasformarli in rifugi “green” già dal prossimo inverno, avviando un percorso che richiederà diverse azioni per essere completato». Intanto, nei mesi scorsi, tutti i soggetti coinvolti hanno sfruttato il blocco forzato della stagione sciistica 2020-2021 per completare la fase di progettazione e adeguarsi al codice di sostenibilità. L’obiettivo è di completare il progetto entro il prossimo biennio. L’iter si sviluppa lungo tre direttrici: approvvigionamento energetico, ripensamento per i materiali utilizzati nell’attività di ristorazione, creazione di menu ad alta sostenibilità ambientale e sociale.
L’attestazione ISO/TS 17033 è il primo passo di quest'ultimo ambito. «Questo – aggiunge Fabio Sacco, direttore APT Val di Sole - permette una chiara gestione delle attività e migliori opportunità di promozione e rendicontazione del lavoro svolto. A questo si aggiungono poi gli standard degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs)».
«I rifugi - prosegue Sacco - utilizzeranno, nel maggior numero di casi possibili e con percentuali minime ben definite, materie prime locali e con indicazione geografica (Dop e Igp). Inoltre, privilegeranno i piccoli produttori collocati nel territorio che scelgono metodi di coltivazione naturale, biologica o biodinamica».