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Se i grandi obiettivi possono essere raggiunti anche grazie all’azione di poche persone, di sicuro c’è un Stato che, seppur piccolo, può vantare aiuti dall’alto: il Vaticano.
Con i suoi 600 abitanti e un territorio che si estende per appena 0,44 km², il Vaticano è certamente lo stato più piccolo del mondo, ma ciò non gli impedisce di pensare in grande quando si tratta di questioni di fondamentale importanza come, ad esempio, la sostenibilità ambientale. Già nel 2015 Papa Francesco, con l’Enciclica “Laudato Sì”, ha affrontato i problemi dell’inquinamento e dei mutamenti climatici non limitandosi ad enunciare principi generali, bensì suggerendo alcune linee di orientamento e di azione.
Oltre a “fare la predica” il Santo Padre ha dato il buon esempio: sul tetto di uno degli edifici principali della Santa Sede, l'aula Paolo VI (sala Nervi), sono stati installati più di 2.000 pannelli fotovoltaici che consentiranno di ridurre le emissioni di CO2 di circa 200 tonnellate all'anno garantendo, nel contempo, un risparmio di 70 tonnellate di petrolio all'anno.
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, l’obiettivo che il Vaticano si pone di raggiungere già entro quest’anno è decisamente impegnativo quanto importante: diventare plastic free.
La Santa Sede ha infatti bandito la vendita di prodotti in plastica monouso implementando un percorso che le ha consentito, partendo nel 2016 da una percentuale del 35%, di differenziare il 55% dei propri rifiuti con l’obiettivo di arrivare, nel corso del prossimo triennio, a raggiungere la quota del 70-75%.
Fra le mura vaticane la raccolta di rifiuti si sviluppa con l’impiego di cassonetti, con la modalità porta a porta e con il recupero della frazione umida che proviene soprattutto dalle potature. Il compost ottenuto dall’umido, di ottima qualità, viene reimpiegato come fertilizzante all’interno del Vaticano e a Castel Gandolfo mentre lo smaltimento dei rifiuti avviene in Italia.
Se l’obiettivo dei cattolici è quello di guadagnarsi il paradiso, evitare che la Terra si trasformi in un inferno è il primo passo da percorrere. Del resto Gesù moltiplicava i pani e i pesci… spetta a noi ridurre e dividere i rifiuti.