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A Roma in via Gioacchino Belli 116, vicino Piazza Cavour nel quartiere Prati, ha aperto nel settembre 2017 questo locale dalla chiara ispirazione pugliese. Già il nome dovrebbe suggerirvi qualcosa sul suo proprietario, stiamo parlando del famoso attore Lino Banfi e questo luogo parla molto di lui: dalle sue origini alla sua carriera cinematografica e televisiva, tutto è un richiamo ai suoi successi dai nomi dei piatti con riferimenti ai suoi film oppure declinati in “banfiota” alle immagini delle sue più celebri performance appese alle pareti.
Un locale a conduzione familiare: tre, infatti, le generazioni coinvolte. Da “nonno” Lino, passando per i figli Rosanna (con suo marito) e Walter sino ai giovanissimi nipoti. Il locale è composto da circa 30 tavoli per 70 coperti, con la possibilità anche di magiare tutti quanti insieme in un “tavolo sociale” oppure di poter usufruire del take away chiamato “porta a chesa”. La formula è semplice e veloce: si ordina al banco non vi è servizio al tavolo e ai clienti viene dato su un vassoio un apparecchietto che li avvisa quando i propri piatti sono pronti. Un sistema smart adatto anche per una veloce pausa pranzo.
A farla da padrone è naturalmente la tradizione culinaria pugliese, i piatti sono realizzati con ingredienti rigorosamente made in Puglia, ma accanto alla tradizione c’è spazio anche per alcune novità e rivisitazioni di piatti ideate da un team di giovani chef.
Si parte dalle orecchiette alle cime di repa, delichete al basilico e pomodoro fino alle “veghène”, si passa poi alle burrate di tre tipi “orientèle” con indivia riccia, sedano croccante, fichi secchi e mandorle speziate, la“Baricentro “oppure la “Frangese” con fagiolini, pomodori secchi e mimosa di uova sode, per passare poi alla classica focaccia barese e ai panzerotti tra cui spiccano il “papele papele” con pomodoro, mozzarella e basilico, “Aristoteles”, pomodoro, olive, capperi e cipolla, “Canosino”, baccalà mantecato, olive e cipolla. Volete gustare invece una buona frisella? Ne avrete per tutti i gusti come ad esempio quella “Di Oronzo” o la “Carciofèta”. Immancabili i classici taralli pugliesi, anche qui è palese l’impronta dell’attore con Il tarallocchio prezzemolo e finocchio, di grano arso.
E i dolci? Fiore all’occhiello il Banficiotto un pasticciotto declinato in chiave “banfiota” oppure il “Père che il pompelmo faccia mele” un tortino di mele e pere con gelatina di pompelmo.
Orecchietteria Banfi non è solo attenzione per il buon cibo ma anche un servizio pensato nel rispetto dell’ambiente protagoniste sono infatti le ecostoviglie 100% biodegradabili e compostabili: dai piatti alle vaschette passando per i bicchieri fino alle ciotole. Una scelta che possiamo definire vincente!