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Ogni anno, nella loro magnificenza, le navi da crociera rappresentano lo scenario delle vacanze di milioni di turisti e, come veri e propri villaggi galleggianti, affrontano quotidianamente diversi problemi come, ad esempio, quelli degli sprechi alimentari. Basti pensare, infatti, che, ogni giorno, su una nave con una capienza di circa 5.700 passeggeri vengono lavorati 4.000 kg di carne e pesce, 6.500 uova fresche (alle quali vengono aggiungete quelle pastorizzate), 700 kg di farina, 200 kg di pasta secca.
Molte compagnie di navigazione sono quindi corse ai ripari per ridurre lo sperpero di cibo: dal Luglio del 2017, Costa Crociere, ad esempio, in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare Onlus, recupera e riutilizza le eccedenze alimentari prodotte a bordo delle navi da crociera destinandole a finalità sociali.
Il progetto rientra nell’ambito dell’iniziativa “4GOODFOOD” attraverso la quale Costa Crociere si è posta l’ambizioso obiettivo di ridurre della metà, entro il 2020, gli sprechi alimentari prodotti a bordo delle navi della propria flotta anticipando di dieci anni l’Agenda 2030 dell’ONU: dopo un anno e mezzo dal lancio, il progetto 4GOODFOOD ha già conseguito una riduzione degli sprechi alimentari di oltre il 35%.
Il cibo preparato ma non servito nei ristoranti delle navi viene calato nei porti di Savona, Civitavecchia, Bari, Palermo e Genova per essere consegnato ad organizzazioni che, in poco più di due anni, hanno distribuito oltre 140.000 porzioni di cibo a persone in stato di bisogno. Questa iniziativa è stata esportata anche come “best practice” italiana in Francia e Spagna – a Marsiglia e Barcellona per l’esattezza– e, dallo scorso dicembre, anche nelle Antille Francesi, in Guadalupa e Martinica.
V’è da ricordare che una iniziativa di questo genere è oggi possibile anche grazie alla legge 166/2016 contro gli sprechi alimentari e farmaceutici promossa dall’on. Maria Chiara Gadda ed entrata in vigore il 14 settembre 2016: tale norma ha infatti introdotto misure di semplificazione, armonizzazione e incentivazione che consentono di donare qualsiasi tipo di bene alimentare con maggiore semplicità pur assicurando ai beneficiari i necessari controlli di sicurezza.
“Siamo contenti di questo accordo perché ci permetterà di poter servire pasti ancora più buoni ai nostri amici ospiti della mensa” - dichiara Maria del Rosario Steardo, coordinatrice della mensa. – “Cerchiamo sempre di offrire il meglio a chi viene a mensa e questa opportunità va proprio in questa direzione”.
"Siamo pieni di gratitudine e orgogliosi di poter essere ancora una volta coprotagonisti in quest’opera condivisa di lotta allo spreco, coniugata con la volontà di cooperare nell’aiuto a persone particolarmente fragili e nel bisogno. Un esempio paradigmatico di collaborazione tra profit e non profit che fa crescere entrambi, nella consapevolezza che la coesione della società si alimenta di tanti significativi fatti che possono propagarsi nel mondo, per contagio e imitazione, come abbiamo potuto constatare in questi anni” - dichiara Giovanni Bruno Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus.
“Siamo particolarmente lieti di estendere questo meraviglioso progetto, unico nel settore marittimo, anche alla Campania e a Napoli, una città dove Costa vanta una presenza storica e con la quale abbiamo un legame molto forte. Insieme al Banco Alimentare Onlus stiamo costruendo una rete virtuosa, ormai attiva in parecchi porti italiani e anche all’estero, che permette di combattere la lotta allo spreco alimentare e al tempo stesso aiutare tante persone in difficoltà: una dimostrazione concreta dell’impegno di Costa Crociere e di un partner autorevole e punto di riferimento come Banco Alimentare Onlus” – ha dichiarato Giuseppe Carino, Vice President Guest Experience and Onboard Sales di Costa Crociere – “Ci teniamo a ringraziare e sottolineare il lavoro svolto dall’Agenzia delle Dogane, dalla Sanità Marittima nella messa a punto delle procedure di conferimento e da tutti quegli attori che hanno reso possibile questo progetto.”